Cosenza piange Alfredo, venuto a mancare a soli 56 anni dopo aver lottato con dignità contro una malattia che sembrava inizialmente sotto controllo, ma che si è rivelata più aggressiva del previsto. Un dolore che ha colpito non solo la sua famiglia, ma un’intera comunità che oggi lo ricorda con affetto sincero.

Alfredo era molto più che un volto noto del G22 di Cosenza. Era un punto di riferimento per chiunque varcasse quella soglia: il primo ad arrivare, l’ultimo ad andare via, sempre pronto con un sorriso, una parola gentile, un gesto di premura. Era un marito devoto, un padre affettuoso, un uomo pieno di vita e di progetti, innamorato profondamente della moglie Lucia e della figlia Giulia, per le quali avrebbe fatto qualsiasi cosa.

Una vita spezzata troppo presto, dopo 15 anni di battaglie mediche e speranze. 

La chiesa di San Nicola non è riuscita a contenere le tantissime persone accorse per l’ultimo saluto. Parenti, amici, colleghi, semplici cittadini: tutti uniti dal ricordo di un uomo buono, riservato ma presente, sempre pronto ad aiutare senza mai chiedere nulla in cambio.

Per Lucia e Giulia ora resta il peso di un'assenza devastante, ma anche l’eredità preziosa di un amore immenso e di un esempio di vita autentica. A loro, e a chi lo ha conosciuto, resterà per sempre il ricordo del suo sorriso, di una bontà rara e di un’anima che meritava un epilogo diverso.