Il Tribunale distrettuale di Catanzaro esclude il coinvolgimento diretto nel presunto accordo elettorale con l'allora sindaco Marcello Manna, assolto nel rito ordinario
Il collaboratore aveva confermato il gesto e il ruolo di esecutore materiale. Il gup distrettuale Fabiana Giacchetti ha riconosciuto Porcaro come mandante
Lettura del dispositivo il 15 luglio dalle 17 in poi. Alla sbarra centinaia di imputati accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, narcotraffico, usura, estorsione, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, rivelazione del segreto d'ufficio, voto di scambio politico-mafioso e associazione a delinquere finalizzata al gioco d'azzardo (capitolo Gaming)
L’imprenditore cosentino, accusato anche di associazione mafiosa, lascia la casa circondariale di Cagliari per gravi motivi di salute. Il collegio accoglie l’appello dell’avvocato Domenico De Rosa
Il racconto del titolare di un ambulatorio: prima le intimidazioni di Ruffolo, poi l’intervento di Maestri e altri per riscuotere i soldi. La Corte riconosce l’aggravante mafiosa
Minacce, pressioni e riscossioni per conto della cosca: il racconto di un imprenditore, i riscontri tecnici e le parole intercettate. Condannati Maestri, Presta, Olibano e Barone
Il giudice Giacchetti conferma le responsabilità penali per undici imputati: cesti e contanti imposti nelle due festività per finanziare la cosca. Le dichiarazioni dei titolari e le intercettazioni ricostruiscono otto anni di vessazioni
La sentenza Reset accerta l’estorsione mafiosa ai danni di un locale cittadino, imposto prima dal boss e poi da Impieri e Foggetti per conto della cosca
La vittima, titolare di un distributore, fu costretta a versare migliaia di euro sotto minaccia per saldare debiti contratti con Porcaro, Patitucci e Saturnino
La sentenza Reset ricostruisce il ruolo verticistico del noto pregiudicato nella confederazione mafiosa cosentina, attivo anche dal carcere con ordini e spartizione dei proventi illeciti
Gennaro Presta avrebbe chiesto denaro a due imprenditori, uno dei quali Ariosto Artese (imputato in Reset) per conto del gruppo "zingari", ma l’intervento di Porcaro avrebbe impedito l’esplosione di colpi e incendi ai locali
Per il gup del tribunale di Catanzaro, il boss gestiva le richieste di "pizzo" con metodo mafioso: le prove decisive arrivano da collaboratori e intercettazioni
L’avvocato Carratelli cita la Cassazione e respinge le accuse: «Manna non fece accordi per i voti né promise il Palasport». Discusse anche le posizioni di Stola, Prete, Rosaria Abbruzzese e Castiglione
Nel processo per scambio elettorale politico-mafioso, l'avvocato Garritano contesta la ricostruzione dell’accusa: “Intercettazioni mai trascritte o inesistenti”
Le motivazioni della sentenza Reset ripercorrono la genesi dei clan cosentini: dalla guerra tra Perna-Pranno e Pino-Sena alla fusione tra le cosche, fino alla nascita dell’associazione unitaria raccontata al capo 1 dell’imputazione
I penalisti Misasi, Acciardi, Ossequio e Bruno hanno criticato la ricostruzione accusatoria della Dda di Catanzaro circa il presunto concorso esterno contestato agli imputati finiti a giudizio
Le motivazioni della sentenza valorizzano il contributo di diciassette collaboratori di giustizia non imputati nel processo: confermata la credibilità già riconosciuta in altri procedimenti, le loro dichiarazioni risultano coerenti, contestualizzate e riscontrate da fonti autonome