Il gip del tribunale di Catanzaro ha accolto l’istanza di scarcerazione, presenta dall’avvocato difensore di Antonio Bevilacqua. L’indagato è tra le persone coinvolte nell’operazione antimafia “Testa di Serpente“, coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dalla Squadra Mobile di Cosenza. Indagine che ha visto al centro delle investigazioni, i gruppi degli “italiani” e quello del
Il procuratore capo della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri lancia un messaggio al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Il magistrato di Gerace, infatti, ritiene che il Governo debba dare subito i soldi ai poveri, altrimenti la ‘ndrangheta si presenterà dalle famiglie bisognose e dagli imprenditori, prestando denaro con tassi usurai. Ieri, inoltre, la
La storia della ‘ndrangheta raccontata da chi l’ha vissuta. Tra questi personaggi che passeranno alla storia, in senso negativo, c’è anche Franco Pino. Un boss d’altri tempi, temuto e rispettato in tutta la Calabria (e oltre i confini regionali) che comandava la città di Cosenza. Oggi, dopo il pentimento del 1995, è un collaboratore di
Un magistrato come Nicola Gratteri, un uomo come Nicola Gratteri, un servitore dello Stato come Nicola Gratteri merita solo rispetto e il riconoscimento di tutte le istituzioni. E, come lui, qualsiasi altra autorità che impiega la propria vita per combattere le mafie merita il riconoscimento e il rispetto di tutti. Non insulti, come ha fatto
La Dda di Catanzaro ha emesso un decreto di fermo nei confronti di 18 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, omicidio, tentato omicidio, estorsione e usura. Farebbero parte dei clan di ‘ndrangheta “Rango-zingari” e “Lanzino” di Cosenza. Nell’inchiesta sono indagati Roberto Porcaro e i fratelli Abbruzzese, ritenuti i rispettivi capi delle cosche operanti
Nella prima mattinata odierna, la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno fermato 18 soggetti presunti appartenenti ai due principali clan di ‘ndrangheta – le cosche “Rango-zingari” e “Lanzino” – operanti a Cosenza e ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di omicidio, estorsione (tentata e consumata, vari episodi), porto
La DIA di Catanzaro ha eseguito un provvedimento di sequestro, su proposta del Direttore della DIA, Generale Giuseppe Governale, nei confronti del 42enne Giuseppe Suriano, imprenditore allo stato detenuto, ritenuto appartenente all’associazione di tipo mafioso riconducibile a Tommaso Gentile, avente articolazione autonoma nella provincia di Cosenza, ma in collegamento con altri gruppi ‘ndranghetistici. Suriano, coinvolto nel
Scacco matto agli imprenditori reggini vicini alla ‘ndrangheta. E’ l’operazione coordinata dalla Dda di Reggio Calabria nei confronti di quattro persone ritenute contigue o appartenenti ai clan mafiosi che controllano la città di Reggio Calabria. L’inchiesta sul sequestro di 200 milioni di euro è condotta dalla Guardia di Finanza, dai carabinieri e dalla Dia. Gli
La polizia di Milano alle prime luci dell’alba di oggi ha eseguito in Lombardia e in Piemonte ha arrestato nove persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere e trasferimento fraudolento di valori. L’inchiesta, secondo quanto ricostruito dalla Dda di Milano, avrebbe fatto luce sugli interessi della ‘ndrangheta nel reinvestire denaro frutto di attività
A Terminator 3 ergastolo in continuazione per Franco Presta. E’ la decisione della Corte d’Assise di Cosenza che condanna al “fine pena mai” l’esecutore materiale del delitto di Francesco Bruni “Bella bella”, commesso a Cosenza il 29 luglio del 1999. Omicidio di mafia eccellente da parte del clan “Lanzino“, il cui capo, Ettore, ha subito
Un pm antimafia lascia Catanzaro. Parliamo del magistrato Camillo Falvo, sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, che la quinta commissione per il conferimento degli uffici direttivi e semidirettivi del Consiglio superiore della Magistratura ha proposto all’unanimità quale procuratore capo di Vibo Valentia, dopo la morte di Bruno Giordano. Camillo Falvo, originario della provincia di Catanzaro, è
Un poliziotto in servizio presso la Squadra Mobile di Crotone arrestato dalla Dda di Catanzaro con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Si tratta di Massimiliano Allevato, 52 anni, ritenuto dagli inquirenti antimafia, coordinati dal procuratore capo Nicola Gratteri, vicino a un presunto affiliato della cosca Megna, Rocco Devona. Le altre accuse riguardano il
Nella serata di oggi, giovedì 3 ottobre 2019, arriva la sentenza di secondo grado, emessa dalla Corte D’Appello di Reggio Calabria, in riferimento al processo “Saggio Compagno”, inchiesta della Dda di Reggio Calabria sulle cosche di Cinquefrondi. Rideterminata la pena a Salvatore Bono a un anno di reclusione, 13 anni e 4 mesi ad Antonella
Non riesco a capire l’inopportuna ed assurda polemica montata in questi giorni da alcuni soggetti, tra i quali il Senatore del Partito Democratico ed avvocato del foro di Paola Ernesto Magorno, riguardo all’avvenuta scarcerazione del settantanovenne Franco Muto e la sottoposizione alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Cetraro. Ritengo
Il “Re del pesce” lascia il carcere per avanzati limiti d’età. Lo rendono noto gli avvocati Luigi Gullo e Nicola Guerrera, dopo la decisione del tribunale della Libertà di Catanzaro, in sede di appello, di accogliere la richiesta dei legali di fiducia. Franco Muto, dunque, torna a a Cetraro dove sconterà la pena di 7
‘Ndrangheta, il boss Paviglianiti esce e rientra in carcere in poche ore. Ecco cosa è successo. E’ il caso giudiziario dell’anno quello che vede coinvolto Domenico Paviglianiti, boss della ‘ndrangheta, che come riporta il Corriere della Sera esce dal carcere per un patto non rispettato tra l’Italia e la Spagna, nazione che nel 1999 autorizza
Mafia e politica, ciclone giudiziario su Pd e Fdi: arrestati Romeo e Nicolò. L’operazione è coordinata dalla Dda di Reggio Calabria: nel mirino il clan Libri. E’ un vero terremoto giudiziario quello che si abbatte sulla Regione Calabria. L’operazione coordinata dalla Dda di Reggio Calabria travolge sia il Pd che Fratelli d’Italia. In manette infatti
Nicola Assisi, una montagna di soldi per il broker della droga originario di Grimaldi. La cattura in Brasile. Fine della corsa per Nicola Assisi (e suo figlio Patrick). La polizia brasiliana ieri sera lo ha catturato in Brasile all’interno di una mega villa sorvegliata con telecamere da tutti i lati. Un bunker pieno di soldi.
Processo “Frontiera” (abbreviato), la procura generale: «Condannate tutti». Chiesta la conferma della sentenza di primo grado. Avrà valore giuridico la recente sentenza del tribunale collegiale di Paola in merito al processo ordinario dell’inchiesta “Frontiera”? Lo deciderà la Corte D’Appello di Catanzaro che oggi ha ascoltato le richieste di condanna avanzate dalla procura generale di Catanzaro,
Assoluzioni e condanne, nel merito del processo “Frontiera”: la ricostruzione delle posizioni più significative. Del processo “Frontiera” fanno più notizia le assoluzioni rispetto alle pesanti condanne decise dal tribunale collegiale di Paola. I giudici di primo grado infatti hanno mantenuto inalterato l’impianto accusatorio relativo all’associazione dedita al narcotraffico, mentre hanno individuato tre imputati quali partecipi
Nessun accordo tra “Rango-Zingari” e Muto sulla gestione dei bodyguard: la sentenza del tribunale collegiale di Paola. Quando scattò il blitz contro il clan Muto, nell’ordinanza di custodia cautelare erano finiti anche membri di spicco del clan “Rango-zingari” di Cosenza. La Dda di Catanzaro, infatti, riteneva che Antonio Abbruzzese, detto “Banana”, Maurizio Rango, Giuseppe Esposito,
Frontiera, sentenza storica: Franco Muto (e Barbieri) assolti dall’accusa di mafia. Dispositivo di primo grado emesso dal tribunale di Paola. Sentenza storica emessa oggi dal tribunale collegiale di Paola. I giudici, nell’ambito del processo “Frontiera”, hanno assolto dall’accusa di associazione mafiosa, capo 69 della rubrica imputativa, Franco Muto, meglio conosciuto come “Re del Pesce”, e
Boss Rocco Morabito in fuga, polizia nel mirino. El Observador: «20 indagati». Il giornale uruguaiano pubblica altri dettagli sull’evasione del calabrese. La polizia carceraria di Montevideo sarebbe nel mirino della magistratura per la fuga del boss della ‘ndrangheta, Rocco Morabito. Secondo quanto riporta, il giornale online El Observador, al momento dell’evasione le celle di sicurezza