Dal 21 al 28 luglio, nell’ambito di Invasioni 2025, la Villa Vecchia di Cosenza diventa palcoscenico a cielo aperto per una rassegna teatrale unica.
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Sarà la Villa Vecchia ad ospitare gli spettacoli teatrali di Invasioni 2025, la storica manifestazione, nata a Cosenza nel 1998, che dal 21 al 28 luglio, invaderà diversi luoghi identitari della città.
Il teatro prende vita tra gli alberi secolari della Villa Vecchia: si parte lunedì 21 luglio, alle ore 21.00, con il giovane poeta calabrese Daniel Cundari, accompagnato dal chitarrista Giorgio Caporale e dalla ballerina Tania De Cicco. Insieme daranno vita a “Synaesthesia”, una performance che intreccia musica, parola e movimento in un’esperienza sensoriale e linguistica capace di sorprendere il pubblico della Villa Vecchia.
Martedì 22 luglio, sempre alle ore 21.00, andrà in scena “Jennu brigannu. Storie di briganti calabresi” di Vincenza Costantino con Manolo Muoio ed Ernesto Orrico. Ad accompagnarli le musiche di Paolo Napoli, eseguite dal vivo dallo stesso autore. Lo spettacolo è un dialogo a più voci sul brigantaggio: ne parlano dispiegando le loro conoscenze, mischiando la storia dell’Unità d’Italia con le storie riportate da testimonianze inedite o inventate, intrecciando cronache agiografiche, calunnie, leggende, materiali fotografici e documentari e un po’ di spensierato “sentito dire”.
Il testo è una polifonia che tiene in conto sia le voci contro e sia quelle a favore del brigantaggio, con l’obiettivo di svelare i limiti presenti in una lettura manichea del fenomeno.
Il burattinaio, scenografo e regista calabrese Angelo Gallo, accompagnerà grandi e piccini in un viaggio emozionante sull’utilizzo delle risorse del nostro pianeta e sul rispetto delle diversità. Magia, clownerie, burattini, marionette, trampoli, performance saranno le tecniche utilizzate per rappresentare “Terra”, con Angelo Gallo, Cico Cuzzocrea, Francesco Franco. Appuntamento giovedì 24 luglio, ore 18.00, in Villa Vecchia.
“I 4 desideri di Santu Martinu” è lo spettacolo scelto da Dario De Luca - che ne firma testo, spazio scenico, disegno luci e regia – per la XXVII edizione di Invasioni. Liberamente tratto da fabliaux anonimi medievali riscritti in dialetto calabrese, lo spettacolo parte da uno spunto presente in tutte le letterature: i desideri concessi per volontà soprannaturale e sprecati per stupidità o cattiveria. Dario De Luca e Gianfranco De Franco, nelle vesti di trovatore e musico, riscoprono la letteratura popolare oscena del XII e XIII secolo e prestano corpo e fiati a questo racconto folle e divertente.
La lingua utilizzata per lo spettacolo che andrà in scena il 25 luglio, ore 21.00, in Villa Vecchia, è una lingua calabrese inventata per la scena: un pastiche suggestivo che, come un organismo vivente in continua evoluzione e cambiamento, risente delle decine di influenze dialettali ricevute dall’autore nel suo percorso artistico da poeti e autori calabresi del passato e coevi; con echi che vanno dalle lingue della pre-Sila a quelle delle Serre cosentine, fino a sonorità provenienti dai borghi calabro-lucani del Pollino.
Ultimo appuntamento teatrale lunedì 28 luglio, ore 20.30, con “Romeo and Giulietta Song” di Max Mazzotta, con Antonio Belmonte e Claudia Rizzuti. Uno spettacolo originale e innovativo che prende spunto dalla tradizione del cantautorato italiano e dalla tradizione del teatro epico, ovvero dal racconto di fatti tragici attraverso “il canto”. In scena due attori e musicisti raccontano come moderni Aedi o cantastorie popolari la storia shakespeariana di Romeo e Giulietta interpretando emozioni, ricordi e azioni dei protagonisti e degli altri personaggi attraverso la musica che ne accompagna e scandisce i momenti dall’inizio alla fine.
I famosi monologhi del drammaturgo inglese prendono vita nei testi delle canzoni scritte appositamente per la messa in scena e acquistano ancora più forza e vivacità attirando anche un pubblico di ragazzi.